Il Sole dalle ore 22:48 del 21 dicembre ha fatto il suo ingresso nel segno del Capricorno e oggi 23 dicembre dalle 11:18 la Luna è nera, siamo in fase Novilunio.
Siamo entrati in una nuova stagione, l’inverno. Il Sole arriva nel punto più basso dell’eclittica, per poi ricominciare a salire.
Siamo nel periodo delle basse temperature, dopo che il calore del Sagittario ha tenuto in caldo il seme, le nuove idee, immaginare e credere in ciò che sarà il futuro, quel seme ha germinato e ora, grazie al freddo, si spacca, si apre, prende forma.
Il Capricorno è il terzo segno di terra, quello che deve portare a termine, costruire la sua grande opera. È il segno che deve realizzare il suo progetto da solo, in autonomia, contando sulle proprie forze e camminando sulle proprie gambe che sono quelle di un pesce, mentre il corpo è di una capra.
Un compito arduo scalare la montagna con gambe da pesce ma è sulle sue spalle da capra che dovrà fare affidamento. Il Capricorno nasce infatti con un gran peso che si porta appresso legato a un profondo senso di solitudine.
Governati da Saturno, spesso sono persone responsabilizzate fin dall’infanzia, ma tutto questo è necessario per strutturare la loro personalità. Saturno è il signore del tempo, colui che con il suo falcetto separa Urano e Gea, il cielo e la terra. Nel Capricorno lo vediamo come la necessità di tagliare il filo che lo lega ai vecchi schemi familiari, ste gambe da pesce, la sua missione è proprio distaccarsi, sganciarsi dalle credenze ereditate e andare verso quello che lo realizza
Il Capricorno impara da subito a darsi da fare, a portare avanti fatiche e responsabilità che non sono le sue, un po’ come Gesù che porta la croce, ma per compiere la sua missione tutta questa capacità e responsabilità deve essere usata per il suo progetto e non per quello degli altri.
Una abilità che spesso non si sente: nella prima parte della vita il senso di fallimento è così grande che pensa di non potercela mai fare, ogni cosa è fatica e responsabilità. Ma il Capricorno fa parte dei segni cardinali che parlano sempre di nuovi inizi e grazie a queste doti sono persone capacissime di arrivare sulla vetta. Governano la decima casa, quella che si trova nel punto più alto della carta natale: mi realizzo dove dico io.
Dall’aspetto severo e austero, dentro di loro c’è un amore grande per creare un qualcosa che duri nel tempo, è il segno che più appartiene al successo di qualsiasi tipo, quello stabile e duraturo.
Ci sentiremo tutti un po’ così, pronti a far partire i nostri nuovi progetti, c’abbiamo pensato e adesso scevri dalle emozioni ci approntiamo ad affrontare la montagna: è tempo di salire, di fare, di realizzare e concretizzare.
È finalmente tempo di attuare tutto ciò che fino ad ora non si poteva fare, semplicemente perché non era il tempo. A questo serve l’astrologia a capire le energie e a viverci in modo sincronico.
Non mi resta che augurarvi, buoni inizi e una buona nuova costruzione!