Hello! Eccoci arrivati alla primavera, il Sole è entrato nel segno dell’Ariete e un nuovo ciclo solare è cominciato.
Dalla fusione totale dei Pesci dove siamo un tutt’uno, si passa alle energie del Fuoco che separano: auguri a tutte le persone Ariete, segno da cui tutto ha inizio. Per conoscere meglio le caratteristiche dell’Ariete vi invito a leggere la sua pagina di approfondimento.
Questa energia Arietina coinvolgerà tutta l’umanità e sentiremo tutti il forte bisogno di definire la nostra identità e farci rispettare, ma è come lo facciamo che conta!
Questo cielo di primavera non parte proprio in modo pacifico, nel quadro di ingresso del Sole in Ariete infatti vediamo Urano che quadra Venere creando disarmonia e irrequietezza nelle relazioni: ci possono essere rotture di scatole, come di relazioni, si gioca un po’ al gatto col topo. Poi in questi giorni a venire Urano quadra Marte e qui l’energia si fa più tagliente ed esplosiva, tematiche come libertà e volontà vengono toccate. C’è la voglia di ribellarsi, ma più che ad agire si tende a reagire.
La primavera è entrata con una Luna in Bilancia che richiama sempre al senso di giustizia e all’unione con gli altri, in aspetto però di quadratura a Plutone richiamando ad energie di potere e manipolazione. In questi giorni la Luna si trova in Scorpione e va a scontrarsi con Marte, Venere e Saturno che sono in Aquario e che fra un po’ si congiungono.
Un cielo duro e combattivo che chiede di trovare la via di mezzo tra l’essere totalmente a servizio degli altri, sottomessi, succubi e quindi vittime, oppure imporre la propria volontà o fare finta di nulla, fregandosene degli altri come se non esistessero e fare i carnefici della situazione.
Fin quando ci troveremo in questa polarità non si uscirà da questa guerra che vediamo chiaramente proiettata fuori da quello che sta succedendo, ma che in un certo modo ci viviamo dentro di noi e con le persone che abbiamo vicino e con cui condividiamo interessi comuni.
È tempo di essere adulti e responsabili, di se stessi, delle proprie scelte e delle azioni, e uscire dalle dinamiche bimbi o genitori, ribelle o autorità, solo così possiamo tirare fuori le qualità della parte guerriera nobile che è insita in ognuno di noi.
Che questo cielo così agguerrito ci porti verso l’evoluzione e un futuro migliore piuttosto che portarci verso l’involuzione e il passato di cui ci portiamo ancora le ferite. Ma questo dipende sempre da noi e da quello che abbiamo appreso dalle esperienze già avute: soffrire ancora o andare verso la felicità?
“Non è la morte che separa, ma solo la mancanza d’amore”.